La pianta del pomodoro è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Solanaceae: è uno degli ortaggi più amati e coltivati negli orti di casa.
Può raggiungere un’altezza compresa tra i 60 cm e i 2 metri, a seconda della varietà e delle condizioni ambientali. Ha un fusto robusto, solitamente ramificato, con foglie grandi e verdi scuro. La pianta produce fiori solitari di colore giallo o bianco.
I frutti della pianta del pomodoro sono delle bacche carnose, solitamente di colore rosso (ma possono essere anche gialli, verdi o neri a seconda della varietà), che crescono in grappoli. La maturazione dei frutti avviene in media tra i 70 e i 100 giorni dopo la semina e può essere prolungata con un adeguato controllo delle temperature.
I pomodori possono essere coltivati sia in piena terra che in vaso. In entrambi i casi hanno bisogno di un ambiente caldo e soleggiato, di un terreno fertile e ben drenato, e di un regolare apporto idrico.
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L’origine del pomodoro: dalle Americhe all’Europa come pianta ornamentale
Il pomodoro è originario delle regioni montuose delle Ande in Sud America, e non era conosciuto in Europa fino al XVI secolo.
I pomodori sono stati introdotti in Europa dai conquistadores spagnoli che li hanno scoperti durante le loro esplorazioni in America. Inizialmente, i pomodori erano considerati solo come piante ornamentali a causa del loro colore e forma vistosa, e non erano considerati commestibili.
I primi pomodori importati in Europa erano piccoli e di colore giallo o verde, e non venivano considerati commestibili, erano utilizzati solo per ornamento. I pomodori rossi che conosciamo oggi, sono stati importati successivamente dalle regioni dell’America centrale e meridionale. Durante il XIX secolo i pomodori iniziarono ad essere apprezzati per il loro sapore e la loro versatilità in cucina e iniziarono ad essere coltivati per uso alimentare.
La diffusione del pomodoro come alimento è stata piuttosto lenta e incontrò un po’ di resistenza perché era stato considerato velenoso, ma con il tempo si diffuse sempre di più fino a diventare uno dei vegetali più comuni e popolari in cucina e ora è coltivato in tutto il mondo.
Le varietà di pomodoro: tante e diverse!
Ci sono moltissime varietà di pomodoro, ognuna con caratteristiche uniche. Ecco alcune delle varietà più comuni:
- Pomodori da insalata (ad esempio, “Cherry“): sono varietà piccole e tonde, di solito dolci e saporite, con un alto contenuto di zucchero.
- Pomodori per salsa (ad esempio, “Roma“): sono varietà più grandi e allungate, con una polpa densa e poco acquosa, ideale per la preparazione di salse e sughi.
- Pomodori a grappolo (ad esempio, “Beefsteak“): sono varietà molto grandi, spesso più grandi di una mano e possono pesare fino a mezzo kg, perfette per essere tagliate a fette per insalate o per mangiarle al naturale
- Pomodori datterini (ad esempio, “Sungold“): sono varietà di dimensioni medie e di colore giallo, dal sapore molto dolce e zuccherino, molto adatti per essere mangiati crudi.
- Pomodori ciliegia (ad esempio “Sweet 100“): sono varietà piccole e tonde, dal colore rosso vivo e dal sapore molto dolce, ottimi per essere mangiati crudi o per essere utilizzati in insalate.
- Pomodori lunga conservazione (ad esempio, “Black Krim“): sono varietà dal colore scuro e dalla buccia spessa, hanno una lunga conservazione e si prestano bene per essere conservati in conserva o essiccati
Queste sono solo alcune delle varietà di pomodoro più comuni; esistono centinaia di altre varietà, ognuna con caratteristiche uniche in termini di forma, colore, sapore e utilizzo.
Come si coltivano i pomodori?
Per coltivare i pomodori in un orto, è necessario seguire alcuni passaggi:
- Scegliere un luogo adatto: i pomodori crescono meglio in un luogo caldo e soleggiato, con un terreno ben drenato e ricco di sostanze nutritive.
- Piantare i semi o le piantine: i pomodori possono essere piantati sia da semi che da piantine. Se si sceglie di piantare i semi, è importante farlo in vasetti o in semenzai al chiuso, almeno un mese prima del trapianto all’aperto. Se si sceglie di piantare le piantine, è importante scegliere piantine sane e robuste.
- Trapiantare: i pomodori vanno trapiantati all’aperto quando il clima è caldo e stabile, solitamente a fine primavera. Assicurarsi di lasciare abbastanza spazio tra le piante perché hanno bisogno di molta luce e aria per crescere.
- Irrigare: i pomodori hanno bisogno di molta acqua per crescere. Assicurati di irrigare regolarmente, soprattutto durante periodi di siccità o di caldo intenso.
- Concimare: i pomodori hanno bisogno di molte sostanze nutritive per crescere. Utilizzare un concime ricco di azoto, fosforo e potassio per garantire una crescita vigorosa.
- Legare i rami: I rami dei pomodori vanno legati al sostegno per evitare che si spezzino sotto il peso dei frutti e permettere una crescita ordinata.
- Controllare i parassiti: Monitorare la piante per eventuali malattie o parassiti e intervenire tempestivamente utilizzando prodotti specifici o metodi organici.
Come deve essere il terreno per la coltivazione dei pomodori?
Il terreno ideale per coltivare i pomodori deve essere ben drenato, fertile e ricco di sostanze nutritive. In generale, i pomodori preferiscono un terreno leggermente acido con un pH compreso tra 6 e 6,5. Ecco alcune caratteristiche specifiche del terreno ideale per coltivare i pomodori:
- Drenaggio: i pomodori non tollerano i ristagni d’acqua e hanno bisogno di un buon drenaggio per evitare marciumi radicali. Il terreno deve essere abbastanza soffice per permettere al’acqua di defluire rapidamente.
- Fertilità: i pomodori hanno bisogno di una grande quantità di nutrienti per crescere e produrre frutti. Il terreno deve essere ricco di azoto, fosforo e potassio, che sono essenziali per la crescita e la fioritura della pianta.
- Struttura: i pomodori hanno bisogno di un terreno con una buona struttura per permettere alla radice di penetrare e di respirare. La struttura del terreno deve essere abbastanza soffice e friabile, in modo da facilitare la crescita delle radici.
- Luce: i pomodori hanno bisogno di molta luce per crescere e produrre frutti. Il terreno deve essere collocato in un luogo soleggiato, almeno 6-8 ore al giorno, per permettere una crescita ottimale.
- pH: Il terreno ideale per i pomodori è leggermente acido con un pH compreso tra 6 e 6,5, e se necessario, può essere regolato con dei fertilizzanti o del letame maturo.
Tenere presente che se il proprio terreno non soddisfa queste condizioni si può sempre preparare un orto sollevato, utilizzando una miscela di terra e sostanze nutritive, questo metodo aiuta a mantenere un controllo sulle condizioni del suolo.
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